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Luglio 21, 2023

L’opportunità italiana del SoutH2 Corridor

Nasce il SoutH2 Corridor, presentato il 23 marzo scorso a Monaco di Baviera, un gasdotto di 3300 km che permetterà il trasporto di idrogeno rinnovabile dal Nord Africa alla Germania Meridionale, passando per l’Italia. Un progetto che farà da acceleratore al conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione pensati per il 2030.

Sentiamo parlare oramai da qualche tempo dell’idrogeno come di una risorsa che può rappresentare una fetta importante nell’approvvigionamento di fonti “pulite” ed aiutarci nel processo di decarbonizzazione e nella sfida prevista dagli obiettivi di Net Zero, di cui si è parlato già numerose volte.

L’idrogeno è infatti la materia più abbondante presente in natura e anche la più leggera e semplice, essendo composta soltanto da due atomi (conosciamo già la formula H2).

Compone circa il 90% della massa visibile su questo pianeta, e questo lo rende un elemento altamente reperibile. Inoltre, l’idrogeno rappresenta una delle più potenti risorse naturali, essendo l’elemento con il più alto contenuto di energia per unità di peso.

Non a caso, è il carburante di cui si servono le reazioni di fusione nucleare con cui bruciano le stelle e l’elemento da cui deriva l’energia rinnovabile che deriva dal Sole.

È per questo che l’idrogeno possiede tutte le caratteristiche che lo propongono come risorsa ideale da cui ricavare energia pulita, in un mondo a zero emissioni.

Il problema principale sta nel fatto che nella maggior parte dei casi l’idrogeno è presente in natura soltanto legato ad altri elementi – l’esempio più comune è l’acqua, caso nel quale è legato ad un atomo di ossigeno – e mai da solo, per cui molto spesso viene descritto più che come fonte energetica, come un vettore attraverso il quale si produce energia rinnovabile.

Questo proprio in virtù del fatto che per poterlo utilizzare è necessaria un’operazione intermedia di “estrazione”, che in molti casi ne rende difficoltoso l’utilizzo, essendo dispendiosa in termini economici ed ambientali. Ecco perché la comunità scientifica è impegnata oramai da qualche tempo nel rendere “l’idrogeno verde” – l’idrogeno puro, slegato da altri elementi, e per questo considerabile come fonte rinnovabile vera e propria – reperibile col minore sforzo possibile.

In questo contesto si inserisce il SoutH2 Corridor, un ambizioso progetto presentato il 23 marzo scorso a Monaco di Baviera, in occasione dell’HyAccellerator, una “call for start up” con focus proprio sull’idrogeno, attraverso cui il Gruppo Snam, società di infrastrutture energetiche di San Donato Milanese, intende guidare le frontiere più innovative che riguardano la transizione energetica.

Sono cinque, tuttavia, le aziende che partecipano al progetto: oltre Snam troviamo le austriache TAG e GCA e la tedesca Corridor.

Sea Corridor, la joint venture tra Eni e Snam (che è stata costituita come società a governance paritetica per la gestione degli asset) coordinerà invece i lavori.

I ministri dell’energia di Austria, Italia e Germania hanno già firmato [continua a leggere qui…]

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